sabato 4 dicembre 2010

il suono dell'universo

volare
oltre le nuvole
nello spazio infinito
per sentire il suono dell'universo
afferrando il senso
di quella musica
per tornare ad essere 
parte delle stelle
della luce che brilla
senza piu' origine
nell'immutabile tempo
in picchiata
dentro la materia
nei vuoti
lasciati dagli elettroni
nella discontinuità
apparentemente casuale
della perfezione
senza più paura
di dover dare 
ad ogni costo un senso
diventando mistero
miracolo
possibilità


martedì 16 novembre 2010

unbuco

non è un nome
è una modo d'essere
aperto ma circoscritto
aperto perchè è accessibile a tutti
circoscritto perchè nonostante la possibilita'
che la sua circonferenza cambi 
allargandosi o restringendosi
il suo limite è esso stesso
consapevole della sua limitata percezione 
legata ai cinque sensi
ma è nello zero 
che il buco simboleggia l'universo
dove ogni cosa è sempre al suo posto



mercoledì 3 novembre 2010

Fiori del male

i colori si fondono
in caleidoscopi di vetri in frantumi
che volano roteando 
vorticose spirali di croci e pentacoli 
preghiere che odorano di zolfo
d'odio liquido
denso balsamo che penetra e trasmuta 
anime grevi e oscure
allevate alla cupidigia 
dai mistificatori dell'Arte
albe d'acciaio e notti di lussuria
sbocciano come fiori del male
ad adornare i cuori immobili
del despota 
e dei suoi sgherri
orride maschere dal ghigno lascivo
approntano farse ad orologeria 
che deflagrano assordanti
per giustificare la vacuità
dell'incontrollabile desiderio
schiavitu' bramata con ardore
proclamata sola e lecita religione
chiesa della carne putrefatta 
falsa divinita' in saldo
da sfoggiare la domenica
menzogna all'occhiello
stemma nobiliare
del casato dei morti in vita

venerdì 29 ottobre 2010

Segreti

volevo dire tutto
l'indicibile
l'inascoltabile
ma un nodo nella gola 
duro come una pietra
di paura millennaria
fermò il respiro
niente aria
a far vibrar le corde
di fronte
anime morte
sepolte dentro corpi
impossibilitati a sentire
genuflessi 
nell'obbedire
a regole
scritte contro l'amore

giovedì 7 ottobre 2010

Senza paura

Niente lame affilate
nè lingue avvelenate
uomini senza paura
liberi dai dogmi
dalle morali
servi di un solo dio...
Amore



lunedì 13 settembre 2010

Canzone

onde di colore
con le mani
estraggo dalle tue corde
ti arpeggio
e vibri
il plettro è il mio cuore
che si consuma
battendo il ritmo
e un accordo
un arcobaleno
che risuona nel cielo
e si espande
mentre canto
armonizzando il tuo nome

lunedì 6 settembre 2010

Venceremos

quanto mi costa
non importa
anche se non ha senso
lo so'
è fuori luogo
fuori tempo
ma resto fedele
ad un'idea che non muore
l'utopia di un mondo
dove i sogni hanno un anima
e gli uomini cuore




sabato 4 settembre 2010

Vanita'

la strada che conduce all'inferno
di specchi è lastricata
                                                                



venerdì 3 settembre 2010

Reciso

dov'è il profumo
di quei petali vellutati
che di candida luce splendeano
dov'è lo smeraldo cangiante
di quei teneri germogli
che in foglie tramutavi
la linfa smarrita
come in un labirinto 
non piu' ti nutre 
rubato han la bellezza
che fra le mani
mestamente avvizzisce
                                                                                       

credo

credo
che nella luce ci sia l'ombra
e in ogni culla una tomba
un cerchio nel quadrato
e dentro il seme un prato

credo
nella saggezza dell'ignorante
nella bonta' del brigante
nella dolcezza del boia
e nel brio della noia

credo
di sbagliare...giustamente
e di esser giusto erroneamente
credo 
in ogni cosa ed anche in niente
credo 
di esser savio follemente




Non un'anima vile è la mia Emily Bronte

Non un'anima vile è la mia
Non un'anima pavida nel cielo burrascoso del mondo
Vedo splendere le gioie del Paradiso
E la Fede s'erge ferma a sostenermi contro la Paura.
Oh, Dio dentro il mio petto
Onnipotente onnipresente Divinità
Vita, che in me trovi dimora
Come io trovo forza in Te, Vita Immortale.
Vane sono le migliaia di fedi
Che muovono i cuori umani, indicibilmente vane,
Incapaci, come malerba avvizzita
Oh come oziosa spuma sul mare sconfinato,
A risvegliare il dubbio in colui
Che si regge saldamente alla tua immensità
Ancorato con vera sicurezza
Al solido scoglio dell'Immortalità.
Come avvolgente amore
Il tuo spirito anima gli anni eterni
Li pervade e li protegge,
Li muta, li sostiene, li disfa, li crea, li eleva.
Anche se Terra e Luna dovessero scomparire
E i soli e gli universi cessare di esistere
E tu solo restassi
Ogni esistenza esisterebbe in te.
Non c'è spazio per la Morte
Né atomo che renda vano il suo potere
Poiché tu sei Essere e Respiro
E ciò che tu sei mai potrà venire distrutto.

La strada che non presi The road not taken Robert Frost

La strada che non presi
Due strade divergevano in un bosco giallo
e mi dispiaceva non poterle percorrere entrambe
ed essendo un solo viaggiatore, rimasi a lungo
a guardarne una fino a che potei

Poi presi l'altra, perché era altrettanto bella,
e aveva forse l’ aspetto migliore,
perché era erbosa e meno consumata;
Sebbene il passaggio le avesse rese
quasi simili

ed entrambe quella mattina erano lì uguali
con foglie che nessun passo aveva annerito.
Oh, misi da parte la prima per un altro giorno!
Pur sapendo come una strada porti ad un'altra,
dubitavo se mai sarei tornato indietro.

Lo racconterò con un sospiro
da qualche parte tra anni e anni:
due strade divergevano in un bosco, e io -
io presi la meno percorsa,
e quello ha fatto tutta la differenza.


The Road Not Taken

Two roads diverged in a yellow wood,
And sorry I could not travel both
and be one traveler, long I stood
And looked down one as far as I could
Then took the other, as just as fair,
And having perhaps the better claim,
Because it was grassy and wanted wear,
Though as for the passing there
Had worn them really about the same,
And both that morning equally lay
In leaves no step had trodden black.
Oh, I kept the first for another day!
Yet knowing how way leads on to way,
I doubted if I should ever come back.

I shall be telling this with a sigh
Somewhere ages and ages hence:
Two roads diverged in a wood, and I--
I took the one less traveled by,
and that has made all the difference.

Proverbi rigenerati

tra il dire il fare
c'è di mezzo
lo stare fermo ad ascoltare

lunedì 30 agosto 2010

Preghiera della transumanza



sorella luna
che sei nei viali
davanti ad un falo'
alla luce dei fanali
prega per noi
che astutamente pecchiamo
che predichiamo da pecore
e da maiali razzoliamo

domenica 29 agosto 2010

Fuori

Fuori 
dalla gabbia di Faraday
esposto ai fulmini
alle saette
finalmente
i miei elettroni vibrano
suonano la mia musica
emanano 
la mia vera luce
Fuori
dalla campana di vetro
respiro a fondo
riempio i polmoni
di libertà
Fuori
dallo schema
che altri uomini
altre donne
false divinità
hanno ideato
per i loro figli
Fuori
cosi' fuori
da essere dentro
per la priva volta
veramente nel centro
di me 
di te 
del mondo


sabato 28 agosto 2010

Paul Eluard

LIBERTA' 
Sui miei quaderni di scolaro 
sulla mia cattedra e sugli alberi 
sulla sabbia sulla neve 
scrivo il tuo nome 

Su tutte le pagine lette 
su tutte le pagine bianche 
pietra sangue carta o cenere 
scrivo il tuo nome 

Sulle immagini dorate 
sulle armi dei guerrieri 
sulle corone dei re 
scrivo il tuo nome 

Sulla giungla e sul deserto 
sui nidi e sui cespugli 
sull'eco della mia infanzia 
scrivo il tuo nome 

Sulla meraviglia delle notti 
sul pane bianco dei giorni 
sulle stagioni fidanzate 
scrivo il tuo nome 

Sulla spuma delle nuvole 
sui sudori della tempesta 
sulla pioggia spessa e scipita 
scrivo il tuo nome 

Sui sentieri risvegliati 
sulle strade dispiegate 
sulle piazze che trasbordano 
scrivo il tuo nome 

Sul lume che s'accende 
sul lume che si spegne 
sulle mie ragioni riunite 
scrivo il tuo nome 

Sul mio cane goloso e tenero 
sulle sue orecchie drizzate 
sulla sua zampa maldestra 
scrivo il tuo nome 

Sulla pedana della mia porta 
sugli oggetti familiari 
sul flusso benigno del fuoco 
scrivo il tuo nome 

Su ogni carne accordata 
sulla fronte dei miei amici 
su ogni mano che si tende 
scrivo il tuo nome 

Sul vetro della sorpresa 
sulle labbra intenerite 
ben al di sopra del silenzio 
scrivo il tuo nome 

Sul campo sull'orizzonte 
sulle ali degli uccelli 
e sul mulino delle ombre 
scrivo il tuo nome 

Su ogni sbuffo d'aurora 
sul mare sulle barche 
sulla montagna demente 
scrivo il tuo nome 

Sulle forme scintillanti 
sulle campane dei colori 
sulla verità fisica 
scrivo il tuo nome 

Sui miei rifugi distrutti 
sui miei fari crollati 
sui muri della mia noia 
scrivo il tuo nome 

Sulla salute ritornata 
sul rischio scomparso 
sulla speranza senza ricordo 
scrivo il tuo nome 

E per il potere d'una parola 
ricomincio la mia vita 
sono nato per conoscerti 
per nominarti

Siamo soli

Siamo soli
freddi
chiusi nei poli
lanciamo raggi
nei paraggi
creando miraggi
lastre di ghiaccio
che nascondono
i "non mi piaccio"
ruotiamo intorno
stupidamente
solo al contorno
tramontiamo continuamente
mai nessuna alba
nel nostro conti-niente

mercoledì 25 agosto 2010

Sweet dreams

Animarea

acqua e sale
azzurro brodo primordiale
sei l'essenza della vita
tra le tue fresche dita
è bello scivolare
senza piu' peso, ne' gravita'
tra coralli e gorgonie
su rotte misteriose, folli
alla ricerca del tesoro
di quel diamante, dell'oro
sepolto dentro me
portato via
da correnti impetuose
rotolo insieme all'onda
che mi riporta a riva
in salvo sulle rocce
anima nuova
materia viva
divisa in un miliardo di gocce

lunedì 23 agosto 2010

Rino Gaetano Sfiorivano le Viole



L'estate che veniva con le nuvole rigonfie di speranza 
nuovi amori da piazzare sotto il sole 
il sole che bruciava lunghe spiagge di silicio 
e tu crescevi, crescevi sempre più bella 
fiorivi sfiorivano le viole 
e il sole batteva su di me 
e tu prendevi la mia mano 
mentre io aspettavo 
i passi delle onde che danzavano sul mare a piedi nudi 
come un sogno di follie venduto all'asta 
la notte quella notte cominciava un po' perversa 
e mi offriva tre occasioni per amarti e tu 
fiorivi sfiorivano le viole 
e il sole batteva su di me 
e tu prendevi la mia mano 
mentre io aspettavo 
il sole che bruciava bruciava bruciava bruciava 
e tu crescevi crescevi 
crescevi più bella più bella 
fiorivi sfiorivano le viole 
e il sole batteva su di me 
e tu prendevi la mia mano 
mentre io aspettavo te mentre io aspettavo te 
si lavora e si produce si amministra lo stato 
il comune si promette e si mantiene a volte 
mentre io aspettavo te 
il marchese La Fayette ritorna dall'America 
importando la rivoluzione e un cappello nuovo 
mentre io aspettavo te 
ancora penso alle mie donne quelle passate 
e le presenti le ricordo appena 
mentre io aspettavo te 
Otto von Bismarck-Shonhausen per l'unità germanica 
si annette mezza Europa 
mentre io aspettavo te 
Michele Novaro incontra Mameli e insieme scrivono un pezzo 
tuttora in voga mentre io aspettavo

senza fine







moriro' in te
dentro la notte
ogni notte
anima nera mia
cieca passione
sorgente di ogni stilla
di questa galassia di rugiada
che orbita
e mi trascina
dentro il suo movimento
rivoluzione senza fine

Quello

Il silenzio
è unbuco  
nella vibrazione
dell'anima
distorce la visione
miraggio
sogno liquido 
che cola
viscido
sullo specchio
come polvere
dimentico della luce
mi avvolgo nel buio
sudario
prigione
cerco la chiave
di una porta
che non c'è
solo un muro
morbido
come le pareti
della mia mente
folle
disconnessa
che mi assorbe
e non sono 
uno
non uno
nessuno
quello

Walt Withman Noi due, quanto a lungo fummo ingannati

Noi due, quanto a lungo fummo ingannati,
ora metamorfosati fuggiamo veloci come fa la Natura,
noi siamo Natura, a lungo siamo mancati, ma ora
torniamo,
diventiamo piante, tronchi, fogliame, radici,
corteccia,
siamo incassati nel terreno, siamo rocce,
siamo querce, cresciamo fianco a fianco nelle radure,
bruchiamo, due tra la mandria selvaggia, spontanei
come chiunque,
siamo due pesci che nuotano insieme nel mare,
siamo ciò che i fiori di robinia sono, spandiamo profumi
nei sentieri intorno i mattini e le sere,
siamo anche sterco di bestie, vegetali, minerali,
siamo due falchi, due predatori, ci libriamo in alto
nell'aria e guardiamo sotto,
siamo due soli splendenti, siamo noi che ci bilanciamo
sferici, stellari, siamo come due comete,
vaghiamo con due zanne e quattro zampe nei boschi,
ci lanciamo sulla preda,
siamo due nuvole che mattina e pomeriggio avanzano
in alto,
siamo mari che si mescolano, siamo due di quelle felici
onde che rotolano una sull'altra e si spruzzano
l'un l'altra,
siamo ciò che l'atmosfera è, trasparente, ricettiva,
pervia, impervia,
siamo neve, pioggia, freddo, buio, siamo ogni prodotto,
ogni influenza del globo,
abbiamo ruotato e ruotato finchè siamo arrivati di nuovo
a casa, noi due,
abbiamo abrogato tutto fuorchè la libertà, tutto fuorchè
la gioia.





We two, how long we were fool'd.

WE two, how long we were fool'd,
Now transmuted, we swiftly escape as Nature escapes,
We are Nature, long have we been absent, but now we return,
We become plants, trunks, foliage, roots, bark,
We are bedded in the ground, we are rocks,
We are oaks, we grow in the openings side by side,
We browse, we are two among the wild herds spontaneous as any,
We are two fishes swimming in the sea together,
We are what locust blossoms are, we drop scent around lanes mornings
and evenings,
We are also the coarse smut of beasts, vegetables, minerals,
We are two predatory hawks, we soar above and look down,
We are two resplendent suns, we it is who balance ourselves orbic
and stellar, we are as two comets,
We prowl fang'd and four-footed in the woods, we spring on prey,
We are two clouds forenoons and afternoons driving overhead,
We are seas mingling, we are two of those cheerful waves rolling
over each other and interwetting each other,
We are what the atmosphere is, transparent, receptive, pervious,
impervious,
We are snow, rain, cold, darkness, we are each product and influence
of the globe,
We have circled and circled till we have arrived home again, we
two,
We have voided all but freedom and all but our own joy.

Boquete Funk 'n Lata

Sigur Ros Gobbledigook