lunedì 30 agosto 2010
Preghiera della transumanza
sorella luna
che sei nei viali
davanti ad un falo'
alla luce dei fanali
prega per noi
che astutamente pecchiamo
che predichiamo da pecore
e da maiali razzoliamo
domenica 29 agosto 2010
Fuori
Fuori
dalla gabbia di Faraday
esposto ai fulmini
alle saette
finalmente
i miei elettroni vibrano
suonano la mia musica
emanano
la mia vera luce
Fuori
dalla campana di vetro
respiro a fondo
riempio i polmoni
di libertà
Fuori
dallo schema
che altri uomini
altre donne
false divinità
hanno ideato
per i loro figli
Fuori
cosi' fuori
da essere dentro
per la priva volta
veramente nel centro
di me
di te
del mondo
sabato 28 agosto 2010
Paul Eluard
LIBERTA'
Sui miei quaderni di scolaro
sulla mia cattedra e sugli alberi
sulla sabbia sulla neve
scrivo il tuo nome
Su tutte le pagine lette
su tutte le pagine bianche
pietra sangue carta o cenere
scrivo il tuo nome
Sulle immagini dorate
sulle armi dei guerrieri
sulle corone dei re
scrivo il tuo nome
Sulla giungla e sul deserto
sui nidi e sui cespugli
sull'eco della mia infanzia
scrivo il tuo nome
Sulla meraviglia delle notti
sul pane bianco dei giorni
sulle stagioni fidanzate
scrivo il tuo nome
Sulla spuma delle nuvole
sui sudori della tempesta
sulla pioggia spessa e scipita
scrivo il tuo nome
Sui sentieri risvegliati
sulle strade dispiegate
sulle piazze che trasbordano
scrivo il tuo nome
Sul lume che s'accende
sul lume che si spegne
sulle mie ragioni riunite
scrivo il tuo nome
Sul mio cane goloso e tenero
sulle sue orecchie drizzate
sulla sua zampa maldestra
scrivo il tuo nome
Sulla pedana della mia porta
sugli oggetti familiari
sul flusso benigno del fuoco
scrivo il tuo nome
Su ogni carne accordata
sulla fronte dei miei amici
su ogni mano che si tende
scrivo il tuo nome
Sul vetro della sorpresa
sulle labbra intenerite
ben al di sopra del silenzio
scrivo il tuo nome
Sul campo sull'orizzonte
sulle ali degli uccelli
e sul mulino delle ombre
scrivo il tuo nome
Su ogni sbuffo d'aurora
sul mare sulle barche
sulla montagna demente
scrivo il tuo nome
Sulle forme scintillanti
sulle campane dei colori
sulla verità fisica
scrivo il tuo nome
Sui miei rifugi distrutti
sui miei fari crollati
sui muri della mia noia
scrivo il tuo nome
Sulla salute ritornata
sul rischio scomparso
sulla speranza senza ricordo
scrivo il tuo nome
E per il potere d'una parola
ricomincio la mia vita
sono nato per conoscerti
per nominarti
Sui miei quaderni di scolaro
sulla mia cattedra e sugli alberi
sulla sabbia sulla neve
scrivo il tuo nome
Su tutte le pagine lette
su tutte le pagine bianche
pietra sangue carta o cenere
scrivo il tuo nome
Sulle immagini dorate
sulle armi dei guerrieri
sulle corone dei re
scrivo il tuo nome
Sulla giungla e sul deserto
sui nidi e sui cespugli
sull'eco della mia infanzia
scrivo il tuo nome
Sulla meraviglia delle notti
sul pane bianco dei giorni
sulle stagioni fidanzate
scrivo il tuo nome
Sulla spuma delle nuvole
sui sudori della tempesta
sulla pioggia spessa e scipita
scrivo il tuo nome
Sui sentieri risvegliati
sulle strade dispiegate
sulle piazze che trasbordano
scrivo il tuo nome
Sul lume che s'accende
sul lume che si spegne
sulle mie ragioni riunite
scrivo il tuo nome
Sul mio cane goloso e tenero
sulle sue orecchie drizzate
sulla sua zampa maldestra
scrivo il tuo nome
Sulla pedana della mia porta
sugli oggetti familiari
sul flusso benigno del fuoco
scrivo il tuo nome
Su ogni carne accordata
sulla fronte dei miei amici
su ogni mano che si tende
scrivo il tuo nome
Sul vetro della sorpresa
sulle labbra intenerite
ben al di sopra del silenzio
scrivo il tuo nome
Sul campo sull'orizzonte
sulle ali degli uccelli
e sul mulino delle ombre
scrivo il tuo nome
Su ogni sbuffo d'aurora
sul mare sulle barche
sulla montagna demente
scrivo il tuo nome
Sulle forme scintillanti
sulle campane dei colori
sulla verità fisica
scrivo il tuo nome
Sui miei rifugi distrutti
sui miei fari crollati
sui muri della mia noia
scrivo il tuo nome
Sulla salute ritornata
sul rischio scomparso
sulla speranza senza ricordo
scrivo il tuo nome
E per il potere d'una parola
ricomincio la mia vita
sono nato per conoscerti
per nominarti
Siamo soli
Siamo soli
freddi
chiusi nei poli
lanciamo raggi
nei paraggi
creando miraggi
lastre di ghiaccio
che nascondono
i "non mi piaccio"
ruotiamo intorno
stupidamente
solo al contorno
tramontiamo continuamente
mai nessuna alba
nel nostro conti-niente
freddi
chiusi nei poli
lanciamo raggi
nei paraggi
creando miraggi
lastre di ghiaccio
che nascondono
i "non mi piaccio"
ruotiamo intorno
stupidamente
solo al contorno
tramontiamo continuamente
mai nessuna alba
nel nostro conti-niente
venerdì 27 agosto 2010
mercoledì 25 agosto 2010
Animarea
acqua e sale
azzurro brodo primordiale
sei l'essenza della vita
tra le tue fresche dita
è bello scivolare
senza piu' peso, ne' gravita'
tra coralli e gorgonie
su rotte misteriose, folli
alla ricerca del tesoro
di quel diamante, dell'oro
sepolto dentro me
portato via
azzurro brodo primordiale
sei l'essenza della vita
tra le tue fresche dita
è bello scivolare
senza piu' peso, ne' gravita'
tra coralli e gorgonie
su rotte misteriose, folli
alla ricerca del tesoro
di quel diamante, dell'oro
sepolto dentro me
portato via
da correnti impetuose
rotolo insieme all'onda
che mi riporta a riva
in salvo sulle rocce
anima nuova
materia viva
anima nuova
materia viva
divisa in un miliardo di gocce
lunedì 23 agosto 2010
Rino Gaetano Sfiorivano le Viole
L'estate che veniva con le nuvole rigonfie di speranza
nuovi amori da piazzare sotto il sole
il sole che bruciava lunghe spiagge di silicio
e tu crescevi, crescevi sempre più bella
fiorivi sfiorivano le viole
e il sole batteva su di me
e tu prendevi la mia mano
mentre io aspettavo
i passi delle onde che danzavano sul mare a piedi nudi
come un sogno di follie venduto all'asta
la notte quella notte cominciava un po' perversa
e mi offriva tre occasioni per amarti e tu
fiorivi sfiorivano le viole
e il sole batteva su di me
e tu prendevi la mia mano
mentre io aspettavo
il sole che bruciava bruciava bruciava bruciava
e tu crescevi crescevi
crescevi più bella più bella
fiorivi sfiorivano le viole
e il sole batteva su di me
e tu prendevi la mia mano
mentre io aspettavo te mentre io aspettavo te
si lavora e si produce si amministra lo stato
il comune si promette e si mantiene a volte
mentre io aspettavo te
il marchese La Fayette ritorna dall'America
importando la rivoluzione e un cappello nuovo
mentre io aspettavo te
ancora penso alle mie donne quelle passate
e le presenti le ricordo appena
mentre io aspettavo te
Otto von Bismarck-Shonhausen per l'unità germanica
si annette mezza Europa
mentre io aspettavo te
Michele Novaro incontra Mameli e insieme scrivono un pezzo
tuttora in voga mentre io aspettavo
senza fine
moriro' in te
dentro la notte
ogni notte
anima nera mia
cieca passione
sorgente di ogni stilla
di questa galassia di rugiada
che orbita
e mi trascina
dentro il suo movimento
rivoluzione senza fine
Quello
Il silenzio
è unbuco
nella vibrazione
dell'anima
distorce la visione
miraggio
sogno liquido
che cola
viscido
sullo specchio
come polvere
dimentico della luce
mi avvolgo nel buio
sudario
prigione
cerco la chiave
di una porta
che non c'è
solo un muro
morbido
come le pareti
della mia mente
folle
disconnessa
che mi assorbe
e non sono
uno
non uno
nessuno
quello
Walt Withman Noi due, quanto a lungo fummo ingannati
Noi due, quanto a lungo fummo ingannati,
ora metamorfosati fuggiamo veloci come fa la Natura,
noi siamo Natura, a lungo siamo mancati, ma ora
torniamo,
diventiamo piante, tronchi, fogliame, radici,
corteccia,
siamo incassati nel terreno, siamo rocce,
siamo querce, cresciamo fianco a fianco nelle radure,
bruchiamo, due tra la mandria selvaggia, spontanei
come chiunque,
siamo due pesci che nuotano insieme nel mare,
siamo ciò che i fiori di robinia sono, spandiamo profumi
nei sentieri intorno i mattini e le sere,
siamo anche sterco di bestie, vegetali, minerali,
siamo due falchi, due predatori, ci libriamo in alto
nell'aria e guardiamo sotto,
siamo due soli splendenti, siamo noi che ci bilanciamo
sferici, stellari, siamo come due comete,
vaghiamo con due zanne e quattro zampe nei boschi,
ci lanciamo sulla preda,
siamo due nuvole che mattina e pomeriggio avanzano
in alto,
siamo mari che si mescolano, siamo due di quelle felici
onde che rotolano una sull'altra e si spruzzano
l'un l'altra,
siamo ciò che l'atmosfera è, trasparente, ricettiva,
pervia, impervia,
siamo neve, pioggia, freddo, buio, siamo ogni prodotto,
ogni influenza del globo,
abbiamo ruotato e ruotato finchè siamo arrivati di nuovo
a casa, noi due,
abbiamo abrogato tutto fuorchè la libertà, tutto fuorchè
la gioia.
ora metamorfosati fuggiamo veloci come fa la Natura,
noi siamo Natura, a lungo siamo mancati, ma ora
torniamo,
diventiamo piante, tronchi, fogliame, radici,
corteccia,
siamo incassati nel terreno, siamo rocce,
siamo querce, cresciamo fianco a fianco nelle radure,
bruchiamo, due tra la mandria selvaggia, spontanei
come chiunque,
siamo due pesci che nuotano insieme nel mare,
siamo ciò che i fiori di robinia sono, spandiamo profumi
nei sentieri intorno i mattini e le sere,
siamo anche sterco di bestie, vegetali, minerali,
siamo due falchi, due predatori, ci libriamo in alto
nell'aria e guardiamo sotto,
siamo due soli splendenti, siamo noi che ci bilanciamo
sferici, stellari, siamo come due comete,
vaghiamo con due zanne e quattro zampe nei boschi,
ci lanciamo sulla preda,
siamo due nuvole che mattina e pomeriggio avanzano
in alto,
siamo mari che si mescolano, siamo due di quelle felici
onde che rotolano una sull'altra e si spruzzano
l'un l'altra,
siamo ciò che l'atmosfera è, trasparente, ricettiva,
pervia, impervia,
siamo neve, pioggia, freddo, buio, siamo ogni prodotto,
ogni influenza del globo,
abbiamo ruotato e ruotato finchè siamo arrivati di nuovo
a casa, noi due,
abbiamo abrogato tutto fuorchè la libertà, tutto fuorchè
la gioia.
We two, how long we were fool'd. | ||
WE two, how long we were fool'd, Now transmuted, we swiftly escape as Nature escapes, We are Nature, long have we been absent, but now we return, We become plants, trunks, foliage, roots, bark, We are bedded in the ground, we are rocks, We are oaks, we grow in the openings side by side, We browse, we are two among the wild herds spontaneous as any, We are two fishes swimming in the sea together, We are what locust blossoms are, we drop scent around lanes mornings and evenings, We are also the coarse smut of beasts, vegetables, minerals, We are two predatory hawks, we soar above and look down, We are two resplendent suns, we it is who balance ourselves orbic and stellar, we are as two comets, We prowl fang'd and four-footed in the woods, we spring on prey, We are two clouds forenoons and afternoons driving overhead, We are seas mingling, we are two of those cheerful waves rolling over each other and interwetting each other, We are what the atmosphere is, transparent, receptive, pervious, impervious, We are snow, rain, cold, darkness, we are each product and influence of the globe, We have circled and circled till we have arrived home again, we two, We have voided all but freedom and all but our own joy. |
domenica 22 agosto 2010
sabato 21 agosto 2010
Strangeitude
Fuori dal corpo,
oltre la pelle,
polvere,
mare di stelle,
luce che migra,
oltre lo spazio
ed il tempo,
perso in un attimo,
eterno,
scorrere,
in una spirale infinita,
di corsi
e ricorsi.
Senza fine,
senza inizio,
un unico indizio,
per la mia ricerca,
il cuore,
il suo rumore,
il suo ritmo delicato,
instabile,
che mi porta a danzare,
e a ruotare,
fino a te.
Meta,
meta',
metallo,
di cui sono forgiati,
i miei sogni,
i miei pensieri,
i miei sentimenti.
La mia stranita'...
Artigli
Ingenuo,
ti ho seguito dentro l'ombra,
ricambiando il tuo ghigno,
con un dolce sorriso.
Ignaro,
mi stringevo a te,
mentre tu mi ghermivi,
con artigli avvelenati.
Confuso,
mi piegavo su me stesso,
mentre il tuo seme putrido,
infangava la mia purezza.
Consapevole,
ora, di tanta pochezza,
rinasco come un fiore,
spando un dolce aroma.
Sono pietra preziosa,
levigata dal dolore,
splendo come una stella,
che ha visto un buco nero,
quasi ingoiarla,
in una notte senza fine.
Sento la pace,
scorrere insieme al sangue,
dentro di me il silenzio,
di chi ha urlato,
senza essere udito.
La gioia,
di chi è sfuggito alla morte,
per un caso,
un errore,
una svista.
ti ho seguito dentro l'ombra,
ricambiando il tuo ghigno,
con un dolce sorriso.
Ignaro,
mi stringevo a te,
mentre tu mi ghermivi,
con artigli avvelenati.
Confuso,
mi piegavo su me stesso,
mentre il tuo seme putrido,
infangava la mia purezza.
Consapevole,
ora, di tanta pochezza,
rinasco come un fiore,
spando un dolce aroma.
Sono pietra preziosa,
levigata dal dolore,
splendo come una stella,
che ha visto un buco nero,
quasi ingoiarla,
in una notte senza fine.
Sento la pace,
scorrere insieme al sangue,
dentro di me il silenzio,
di chi ha urlato,
senza essere udito.
La gioia,
di chi è sfuggito alla morte,
per un caso,
un errore,
una svista.
Iscriviti a:
Post (Atom)